di Roberta Meccoli
Dal 12 al 14 giugno si è svolto il primo Workshop al mare della scuola di Biodinamica Essenziale.
Le persone che hanno risposto a questo invito sono state più di venti, tra studenti già avviati del primo anno e nuovi interessati. Si è creato da subito, un clima accogliente e caloroso, e un amalgama quasi perfetta tra di noi.
La Quiete, che abbiamo raggiunto durante le sessioni, apportando benessere e riconducendo la persona a contattare il suo stato ideale di relazione con sé stessa e con gli altri, è stata la cifra della qualità di questo Workshop.
La forza del campo, che si è andato a creare in questi giorni, è stata indubbiamente potenziata dal ‘gruppo’.
Il gruppo è costituito da persone, a loro volta costituite da ‘sistemi'( corpo-mente), da energie bioelettromagnetiche, da emozioni, sensazioni, percezioni, che si amplificano durante le meditazioni, i trattamenti e gli esercizi.
Tutto questo produce un campo ( energetico, emozionale, elettromagnetico), molto forte, che può essere avvertito da persone estranee, che entrano casualmente nella sala dove si svolge il lavoro del gruppo.
Siamo entrati nelle frequenze delle Maree, dove risiede il Respiro della Vita, e quindi la Salute.
Anche se alcuni non hanno percepito chiaramente queste onde lente, che attraversano ogni forma di vita terrestre, hanno comunque raggiunto uno stato di tranquillità che sembra non essere più così presente nella nostra vita quotidiana. Se pensiamo per esempio ai luoghi (senza identità) che frequentiamo quotidianamente, come i supermercati, i centri commerciali, le stazioni, gli autobus, gli aeroporti etc. notiamo solamente una continua velocità, una perdita del contatto relazionare tra le persone, e una insofferenza per i momenti di lentezza, come quando siamo alla cassa, o in fila. Non vediamo l’ora di andare via, anche se dopo non abbiamo cose urgenti da fare, perché il ritmo che è entrato in noi a livello fisiologico, è assolutamente veloce, ed è paragonabile alla frequenza dell’impulso ritmico cranico, che andiamo ad ascoltare come movimento ritmico iniziale del sistema del ricevente. Ma a questo livello la relazione con l’altro è scarna, non produce piacere alle persone, e può degenerare nello scontro. L’incontro vero, avviene ad una frequenza più profonda, come abbiamo potuto esperire in questo seminario. La qualità del contatto senza parole che raggiungiamo nel trattamento, può essere ricondotta alla luce del contatto con le persone che incontriamo nella quotidianità.
Nel famoso supermercato ( di cui parlo sempre), per esempio, possiamo provare a portare questa Quiete, magari cominciando a rallentare la nostra gestualità, troppo frenetica, ed esternando un sorriso, a chi abbiamo davanti, che se non ci prenderà per pazzi, ci sorriderà anche lui. O se ci capita un problema di qualsiasi tipo con una persona, cerchiamo di risolverlo senza perdere la calma, anche se intorno a noi c’è agitazione.
Questo cambiamento di stato ci può condurre verso un contatto con la nostra natura profonda, dove sono le maree, e dove risiede la quiete e la compassione che sorge naturalmente dal cuore.