-Craniosacrale Biomeccanico-
Fondamenti e aggiornamenti alla luce delle ultime ricerche scientifiche
4 Stage per apprendere una profonda tecnica terapeutica ed affinare la percezione manuale
Programma
Il corso è formato da 4 stage di 2 giorni ciascuno della durata di 16 ore ogni incontro. (Classe a numero chiuso, 25 iscritti)
Si tratta di un corso teorico/pratico dove il professionista sanitario apprende la terapia craniosacrale di base alla luce delle nuove conoscenze .
La parte teorica ha lo scopo di formare il corsista su quello che è la conoscenza del sistema craniosacrale, come viene insegnato ancora oggi nelle scuole di osteopatia classica, una volta appreso il modello tradizionale del Dott.Sutherland, verrà affrontata la parte teorica relativa alla revisione scientifica che pone a confronto il vecchio con il nuovo modello a fronte dei nuovi studi e ricerche condotte nei ultimi anni.
La parte pratica ha lo scopo invece, di dare gli strumenti manuali in modo da poter praticare la terapia craniosacrale nei propri studi. L’approccio pratico, una volta acquisito, insieme alle tecniche non hanno l’intento sostitutivo della propria metodica lavorativa e terapeutica ma hanno l’obiettivo coadiuvante al proprio protocollo riabilitativo mantendendo il proprio approccio al paziente .
Un lavoro parallelo alla terapia proposta dei nostri pazienti con l’obiettivo terapeutico di migliorare le condizioni generali a livello sistemico; ed è per questo che il corso è rivolto a tutti i professionisti sanitari quali Fisioterapisti, Logopedisti,TNPEE, Ostetriche, Podologi ed Infermieri.
Il corso fornisce materiale digitale e cartaceo, vengono assegnati compiti a casa (di studio e esercizi pratici) che il corsista deve svolgere durante il tempo che trascorre tra un modulo e il successivo.
Docenti:
Marco Giovagnoli: Fisioterapista ed Osteopata D.O.
Francesco de Cenzo: Operatore Craniosacrale Biodinamico, Diplomando in Osteopatia
PROGRAMMA DETTAGLIATO I°STAGE 2
Sabato
-8,30/9,00 Registrazione del corso
-9,00/9,15 presentazione del corso
-9,15/9,45 storia del craniosacrale
-9,45/11,00 teoria craniosacrale tadizionale1
-11/11,15 break
-11,15/12,15 parte pratica I = introduzione all’ascolto
12,15/13,00 feed back e revisione teorica
14,30/15,30 teoria craniosacrale tradizionale2
15,30/16,30 parte pratica II = regole pratiche manuali
16,30/16,45 break
16,45/17,45 introduzione alle tecniche
17,45/18,30 revisione teorica e domande dei conclusione dei lavori
Domenica
-9,00/10,00 teoria anatomia e fisiologia
-10,00/11,00 parte pratica esercizi vari
-11/11,15 break
-11,15/12,15 teoria anatomia e fisiologia
12,15/13,00 feed back e revisione teorica
14,30/15,30 teoria anatomia e fisiologia
15,30/16,30 parte pratica ascolto craniale e sacro
16,30/16,45 break
16,45/17,45 introduzione alle tecniche
17,45/18,30 revisione teorica e domande dei conclusione dei lavori.
CENNI STORICI
Il fondatore dell’osteopatia fu Still, nel 1800, non c’era una medicina ortodossa ben conclamata e i farmaci erano sperimentali. Il pensiero filosofico osteopatico e medico in primo luogo pose al centro la cura della persona e successivamente la cura della salute. L’espressione della malattia è una conseguenza di qualcosa che va ricercato. L’intervento osteopatico è globale. Viene valutata la persona nella sua totalità: psiche, corpo e mente. Secondo Still la vita è movimento e il movimento è vita; l’uomo per vivere deve muoversi e muoversi bene secondo tre leggi: economia, confort ed equilibrio. La parola osteopatia deriva dall’inglese (ostheon e pathos) e significa “ lungo il sentiero della sofferenza dell’osso” ovviamente riferito all’epoca e non riportato ad oggi.
A 10 anni ebbe un’ intuizione che più avanti darà il fondamento dell’osteopatia: soffriva di qualche mal di testa (diremmo di tipo miotensivo). Che cosa fece? Si mise la corda dell’altalena a livello sub-occipitale e rimase con questa corda a dondolarsi e vide che questo gli attenuava i dolori.
“Una mano sensibile e un cervello intelligente sono le uniche cose che fanno ottenere un buon risultato.”
William Garner Sutherland, D.O. (March 27, 1873 – Sept. 23, 1954) allievo diretto di Still, fu il primo che iniziò a studiare il cranio.
Sutherland iniziò ad esaminare il cranio, mentre Still si fermò all’occipite.
Tutti sostenevano che le ossa del cranio erano saldate tra loro perchè le fontanelle erano ormai chiuse anche se capiva che il cranio non poteva muoversi, non capiva come potesse fare visto che mancavano muscoli in grado di muoverlo; gli unici muscoli motori erano:
muscoli della mandibola: tesi tra il cranio e la mandibola
muscoli mimici: hanno punto fisso sulle ossa.
Esaminando crani secchi vide che tra le ossa della volta cranica c’era uno spazio, vide che la squama del parietale ricopriva il temporale e che non erano articolazioni classiche, Sutherland vide un cranio disarticolato. Vide che gli smussi nelle articolazioni cambiavano. Si chiese il perché; Vide che gli smussi, specialmente nelle ossa temporali, permettevano un movimento “like the gills of a fish” (come le branchie di un pesce) vide che a livello craniale permettevano una sorta di movimento; perché dicono che il cranio è unico e non si muove se la natura ci ha dato invece degli smussi? Dove uno ricopre l’altro e questa tipologia di articolazione permette il movimento.
Spese i successivi 20 anni a studiare quel movimento (ancora oggi fanno studi a Melbourne dove la facoltà di Osteopatia è legata a bioingegneria…)
Negli ultimi anni della sua vita , smise di fare tecniche sul cranio e iniziò a percepire dei ritmi più sottili e profondi che chiamo’ maree.
Il suo lavoro fu, poi, portato avanti da diversi osteopati, tra cui Rollin Becker e Harould Magoun, che continuarono ad ascoltare il cranio in una modalità molto differente , rispetto a prima, quindi si iniziò a passare da una modalità meccanicistica ad una più modalità più dedita alla ascolto ed alla scoperta di questi ritmi organizzatrici di vita.